….Quei risvolti delle figure di saturno, che ad uno sguardo incauto possono sembrare grottescamente ironici, si mischiano e si confondono in ambientazioni sacrali. Di fatto, il rigore delle geometrie, l’ossessiva centralita’ e simmetria dei ritratti, il cerimoniale e la monumentalita’ delle sue composizioni, rimandano alla tragica tradizione iconografica dell’arte cristiana occidentale. La sofferenza che viene messa in scena non si ferma al mero ambiguo gioco feticistico, ma ne trascende l’aspetto sadomasochistico, proiettandosi in condizioni di “estasi laica”, di gioia dello spirito pagato con il dolore del corpo. Esse sono rappresentazioni pittoriche di “passione”, come quella precipua di molti santi e martiri cristiani, raffigurati nel momento del loro sublime piacere mistico, raggiunto attraverso la tortura fisica della carne.

Devis Granziera